una piccola anforaia estesa 40 mq, costituita da una delimitazione con muretti a secco in pietra lavica dove in una graniglia di pietra pomice si trovano interrate dolie di diversa capacità da 320 fino a 750 litri. Tale sistema di vinificazione era già in uso nell’antica Roma; è stato poi sostituito con altri metodi nel corso dei millenni ed ha trovato un uso che si protrae sino ai nostri giorni nel Caucaso (Georgia) ed in misura minore nella Spagna (Mancha). In queste aree le anfore (kvevris) vengono interrate sino al collo nel terreno, coperte prima con la cera e poi con altro coperchio di cotto ed esposte direttamente alle intemperie. Questo antico processo di vinificazione prevede la diraspatura dell’uva e la macerazione delle bucce, è escluso invece l’uso della solforosa e dei lieviti selezionati.